Cosa fa l’OSS, l’Operatore Socio Sanitario?
L’Operatore Socio Sanitario è la figura professionale che si occupa di prestare un servizio di assistenza ai pazienti: presso il loro domicilio, in strutture RSA, oppure in clinica. L’OSS affianca, inoltre, l’infermiere nella somministrazione delle cure. Ma che cosa fa l’OSS nello specifico, quali sono le sue competenze?
Le mansioni dell’ Operatore Socio Sanitario hanno lo scopo di garantire il benessere psico-fisico del paziente, supportandolo a livello fisico ma anche sul piano umano ed emotivo. La figura dell’OSS lavora anche in équipe, collaborando con medici, infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali ed educatori. È importante che l’OSS sappia relazionarsi anche con tutti coloro che vengono a contatto con il paziente, con la sua famiglia e le eventuali associazioni assistenziali e/o di volontariato coinvolte nella vita quotidiana dell’assistito.
Come si diventa OSS?
La formazione per diventare OSS consiste in un corso di 1000 ore, che si sviluppa tra lezioni didattiche in aula e uno stage/tirocinio in strutture socio sanitarie e in ospedale. Le lezioni vengono organizzate dagli enti di formazione accreditati presso la regione di appartenenza. L’iter prevede anche un esame di fine-corso che, una volta superato, permette di ottenere l’Attestato di qualifica professionale come Operatorio Socio Sanitario, valido su tutto il territorio nazionale.
Il corso mira a formare figure professionali in grado di occuparsi dei bisogni primari del paziente. Vengono somministrati elementi di infermieristica, legislazione, anatomia, fisiologia, fisioterapia e tutto quanto potrebbe tornare utile nell’assistenza in modo ottimale del paziente, favorendone il benessere, l’integrazione e l’autonomia.
Quali sono le differenze con l’ASA
Le differenze iniziano dalla qualifica: quella dell’ASA è riconosciuta a livello regionale. Per frequentare il corso occorre essere in possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado. L’OSS ha, invece, un riconoscimento a livello nazionale e per frequentare il corso è richiesto il diploma di scuola secondaria di secondo grado. Inoltre, l’OSS ha più opportunità lavorative rispetto al profilo ASA, in quanto può prestare la propria attività anche negli ospedali e nelle cliniche, oltre a poter partecipare ai concorsi pubblici per lavorare all’interno delle strutture ospedaliere e nelle aziende sanitarie locali.
La normativa prevede anche la possibilità, per l’ASA, di frequentare un corso di riqualifica da ASA a OSS. Il profilo ASA va, in questo modo, a integrare soltanto le competenze socio-sanitarie. Al termine di questo corso di riqualifica, il profilo ASA riesce a ottenere la qualifica di Operatore Socio Sanitario, aggirando così l’ostacolo del titolo di studio mancante.